Ciao bellissima Donna 💗,
oggi parliamo dei tuoi diritti come paziente oncologica/o, perché può essere che alcuni ti siano sfuggiti o che tu non ne sia a conoscenza.
I diritti del paziente oncologico sono importanti e dovrebbero essere rispettati da tutti gli operatori sanitari e non solo.
Vediamone insieme alcuni:
1️⃣ Diritto all’informazione: ogni paziente ha il diritto di ricevere informazioni chiare e comprensibili sulla propria condizione, le opzioni di trattamento, gli effetti collaterali e le possibili conseguenze. È importante che il paziente sia coinvolto nelle decisioni riguardanti la propria cura e che gli venga fornito il supporto necessario per comprendere appieno le informazioni.
2️⃣ Diritto al consenso informato: un paziente oncologico ha il diritto di dare o negare il proprio consenso a qualsiasi trattamento medico o procedura. Il consenso informato implica una comprensione completa delle potenziali conseguenze, dei benefici e dei rischi legati al trattamento proposto. Il paziente ha anche il diritto di richiedere una seconda opinione medica prima di prendere una decisione.
3️⃣ Diritto alla riservatezza e alla privacy: la privacy del paziente deve essere rigorosamente rispettata in tutte le fasi del percorso di cura. Le informazioni mediche personali devono essere trattate con la massima riservatezza e accessibili solo al personale sanitario coinvolto direttamente nel trattamento.
4️⃣ Diritto all’accesso alle cure: ogni paziente oncologico ha il diritto di ricevere cure di qualità, indipendentemente dalla propria situazione economica o sociale. L’accesso a diagnosi tempestive, terapie adeguate, cure palliative e servizi di supporto è fondamentale per garantire un trattamento equo e completo.
5️⃣ Diritto all’assistenza psicologica: affrontare il cancro può essere un’esperienza emotivamente e psicologicamente sfidante. Ogni paziente ha il diritto di ricevere supporto psicologico e sociale per affrontare gli aspetti psicologici della malattia e del trattamento. Questo può includere consulenza, terapia individuale o di gruppo, supporto familiare e servizi di assistenza sociale.
6️⃣ Diritto alla non discriminazione: un paziente oncologico non deve essere oggetto di discriminazione a causa della propria malattia. È fondamentale che i pazienti siano trattati con rispetto, dignità e senza pregiudizi da parte dei professionisti sanitari, dei datori di lavoro e della società in generale.
7️⃣ Diritto alla tutela economica: un paziente oncologico ha il diritto di beneficiare di tutele e agevolazioni finanziarie. Ciò può includere l’accesso a esenzioni o riduzioni dei costi per i farmaci, gli esami diagnostici, i trattamenti e altre spese mediche correlate alla malattia.
8️⃣ Diritto a permessi e congedi lavorativi: le lavoratrici e i lavoratori assenti dal lavoro per malattia oncologica hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro.
ALTRE INFORMAZIONI UTILI IN AMBITO LAVORATIVO:
- In caso di patologie che richiedano terapie salvavita (tra cui le cure chemioterapiche) è prevista anche l’esclusione dall’obbligo del rispetto delle fasce orarie di reperibilità per la possibile visita fiscale che potrà essere eseguita solo previo accordo con il lavoratore.
- Le lavoratrici e i lavoratori invalidi civili ai quali sia stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50% possono fruire, nel corso di ogni anno, dietro presentazione di idonea documentazione, di un congedo per cure per un periodo non superiore a 30 giorni, a totale carico del datore di lavoro.
- Nel caso in cui dalla patologia oncologica discenda il riconoscimento dello status di disabilità grave, la lavoratrice o il lavoratore con disabilità grave hanno diritto a: 3 giorni di permesso mensile, frazionabili in ore; 2 ore al giorno (1, se l’orario di lavoro è inferiore a 6 ore).
- L’assegno ordinario di invalidità viene erogato a domanda, in favore di chi ha una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale.
- Hanno diritto all’assegno le lavoratrici e i lavoratori: dipendenti; autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri); iscritti alla gestione separata. Ha validità triennale. L’assegno è compatibile con l’attività lavorativa, ma in questo caso l’importo viene ridotto. Al compimento dell’età pensionabile, in presenza di tutti i requisiti, l’assegno viene trasformato in pensione di vecchiaia. Per avere diritto all’assegno, oltre alla riduzione a meno di un terzo della capacità lavorativa, è necessario aver maturato almeno 260 contributi settimanali (5 anni) di cui 156 (3 anni) nei 5 anni precedenti la domanda.
- Le percentuali di invalidità che danno diritto alle prestazioni economiche di competenza dell’INPS sono quelle comprese tra il 74% e il 100%. Con percentuali inferiori è possibile accedere a prestazioni di natura non economica (protesi ed ausili ortopedici, esenzione dal ticket sanitario) per le quali sono competenti enti diversi (ASL, Agenzia delle Entrate).
Come accertare l’invalidità?
Per dare avvio al processo di accertamento dello stato di invalidità civile occorre anzitutto recarsi dal proprio medico di base e chiedere il rilascio del certificato medico introduttivo che attesti la natura delle patologie invalidanti.
Il certificato deve indicare l’esatta natura delle patologie invalidanti (in particolare quelle oncologiche) e la relativa diagnosi.
Il certificato viene redatto in forma digitale dal medico, che provvede poi a inoltrare telematicamente alla struttura territoriale INPS in cui l’interessato ha la residenza.
La procedura rilascia una ricevuta con un codice identificativo che il medico consegna all’interessato insieme a una copia del certificato medico originale (che andrà esibita all’atto della visita medica).
Una volta ottenuto il certificato medico, è possibile presentare la domanda all’INPS entro 90 giorni. La domanda, comprensiva sia della parte sanitaria che di quella amministrativa, va presentata esclusivamente per via telematica:
- direttamente dal sito www.inps.it, accedendo con PIN1, SPID, CNS o CIE, digitando le parole “invio domanda di riconoscimento” e selezionando l’apposito servizio “Invalidità civile: invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari da cittadino”;
- tramite gli enti di patronato o le associazioni di categoria dei disabili (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS), usufruendo dei loro servizi telematici.
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One comment
Giorgi Cinzia
Buongiorno, vorrei approfondimenti, consigli ed eventualmente confronti, sugli effetti collaterali del Letrozolo, anche a breve termine. Io l’ho iniziato a febbraio di quest’anno, e già vedo, giorno dopo giorno, il peggiorare della situazione, a muscoli e articolazioni, e gonfiore gambe, ecc ecc. Grazie mille