ho scoperto da poco la vostra pagina e avevo il piacere di condividere anche io la mia storia.
Innanzitutto mi presento, sono Giulia ho quasi 30 anni, abito in Liguria e a marzo dell’anno scorso mi è stato diagnosticato un linfoma non hodgking a grandi cellule, a livello mediastinico. La massa complessiva era di 11x12x15 cm.
Ho iniziato a sentirmi male già a dicembre 2020: le forze spesso mi mancavano e tossivo tanto da non riuscire a respirare o trattenere il cibo. A gennaio 2021 sono comparsi i primi linfonodi ingrossati; ai primi controlli non sembrava nulla di grave “è una tracheite, stai tranquilla” mi dicevano, ma io dentro di me sentivo che qualcosa non andava e sono andata avanti finché non ho incontrato un medico otorino-laringoiatra davvero speciale.
Ed ecco, a marzo 2021 la diagnosi che mi ha colpito come un fulmine a ciel sereno, stravolgendo quella che era stata la mia realtà fino ad allora.
Ho affrontato 6 cicli di chemio da 5 giorni ciascuno. Non è stato facile: i ricoveri prevedevano una chemio continua h24 e gli effetti collaterali li ho sentiti davvero tutti, costringendomi a letto 4 mesi. Non è stato facile neanche a livello psicologico perché ho avuto momenti in cui niente aveva senso e fatico a trovare la forza per andare avanti: la perdita dei miei amati capelli, ciglia, sopracciglia, le forze che mancavano, il gusto metallico, i dolori alla schiena, alle ossa, i formicolii alle mani..potrei continuare con l’elenco…
Ho fatto del mio meglio per affrontare tutto con il sorriso sempre.
Ho avuto accanto persone davvero fantastiche, amiche, famiglia e fidanzato che mi hanno supportato e tenuto la mano sempre.
Ho finito la chemio a luglio dell’anno scorso e le monoclonali a settembre. I controlli stanno andando bene: si è ridimensionato tutto e da un tac guidata è emerso che non c’è neoplasia. La pet continua a risultare positiva perché probabilmente capta un residuo timico e quindi continuano a tenermi monitorata per essere tranquilli.
Ma io sto bene, ho ripreso in mano la mia vita (o almeno ci sto provando). Rispetto ad un anno fa mi sento sicuramente rinata e, nonostante la paura ogni tanto si palesi, non potrei essere più felice nel vedere come sto oggi.
Questo tumore tanto mi ha tolto ma tanto mi ha anche regalato: la consapevolezza di ogni momento vissuto. Nonostante tutto, in quei mesi ho visto quanto bene mi vuole la mia famiglia, quanto mi ama il mio fidanzato e come sono fortunata ad avere accanto amiche di una vita. All’inizio temevo di dover affrontare tutto da sola, “sono io che ho dentro questa cosa, sono io che ho paura di chiudere gli occhi la sera, di riaprirli la mattina, cosa ne sanno gli altri” pensavo… Avevo paura di vedere la sofferenza negli occhi di chi mi voleva bene, di perdermi momenti importanti delle loro vite, di non essere capita. Quanto mi sbagliavo. A distanza o in presenza mi hanno fatta sentire amata sempre e questo è stato davvero importante.
La vita è davvero una sola e spesso ce lo dimentichiamo. Per quanto possa essere retorica questa frase purtroppo non la è. Per niente. Ma soprattutto auguro a tutti di trovare la forza di affrontare ogni singola difficoltà che la vita ci pone davanti perché di definitivo c’è solo una cosa davvero e finché la parola “fine” non viene scritta possiamo combattere.
Io ho sempre cercato di andare avanti un passo alla volta per poter razionalizzare il più possibile e non sovraccaricare troppo i miei pensieri. È il consiglio che mi sento di dare a chi sta combattendo la propria battaglia: un passo davanti all’altro.