Ciao bellissima Donna💗,
sapevi che molto probabilmente entro il 2030 potrebbero arrivare i primi vaccini personalizzati a mRna contro il cancro, malattie cardiovascolari e autoimmuni?
Solo quattro mesi fa, le aziende americane Moderna e MSD hanno pubblicato i dati preliminari di un vaccino personalizzato basato su mRNA e immunoterapia per il melanoma.
A febbraio, la FDA ha concesso la designazione di “Terapia Innovativa” per accelerare lo sviluppo del vaccino.
Ora, il Chief Medical Officer di Moderna ha dichiarato in un’intervista al Guardian che l’azienda sarà in grado di fornire vaccini basati su mRNA per diverse malattie entro cinque anni.
E non solo, ma anche che i vaccini a mRna saranno disponibili per diversi tipi di tumore e per tutte le aree patologiche, come malattie cardiache, autoimmuni, respiratorie, ecc…
Questa è finalmente una speranza per migliaia, se non milioni di persone!
Ma come funziona un vaccino a mRna contro il cancro?
Precisiamo che stiamo parlando di vaccini terapeutici, non preventivi, che però utilizzano la stessa filosofia e gli stessi meccanismi.
Insegnano cioè al sistema immunitario a riconoscere il “nemico” (che sia un virus, un batterio, una cellula tumorale o molecole alla base di altre patologie) ma sono realizzati su misura per il paziente, non universali.
Quindi…
Grazie alle biopsie e grazie a un algoritmo si identificano le mutazioni delle cellule tumorali che non sono presenti in quelle sane e che fanno da driver, cioè guidano lo sviluppo del tumore e che possono attivare il sistema immunitario.
L’informazione serve a sintetizzare, in laboratorio, l’Rna messaggero (mRna) con le istruzioni per innescare la risposta immunitaria.
Una volta iniettato, infatti, l’mRNA viene tradotto in parti di proteine identiche (antigeni) a quelle che si trovano sulle cellule tumorali.
E come dichiara Moderna, ora siamo davvero vicini a portare nella pratica clinica tutto questo.
In realtà, sono molti i laboratori che stanno adesso portando avanti sperimentazioni in tutto il mondo, Italia compresa, e ci sono anche molti colossi a parte Moderna.
Per esempio, sono in corso trial per un vaccino a m-Rna contro il cancro della prostata negli Usa!
Quali sono le sfide ancora da superare?
Prima di tutto l’identificazione della mutazione “giusta” da utilizzare.
Inoltre, la riattivazione del sistema immunitario non è scontata.
Per questo i vaccini a mRNA vengono combinati con le immunoterapie: anticorpi che hanno il compito di riconoscere il ‘nemico’, così da essere davvero in grado di attivarsi.
Il grande vantaggio, però, è che i vaccini hanno la possibilità di creare una memoria immunitaria, che dura nel tempo.
Speriamo davvero che per il 2030 questi vaccini possano fare la differenza nel nostro mondo 🌍.
Un abbraccio💗
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