Nella fase di convalescenza, dopo un intervento, rientra anche il prendersi cura delle proprie cicatrici.
Come farlo? Cosa utilizzare e con quale ordine?
Una cicatrice è il risultato di un naturale processo cutaneo utile per riparare il derma da un danno (in questo caso un taglio). Il suo aspetto è sottile e ben appiattita, ma non sempre è così, specialmente se non le trattiamo in fase post intervento.
Occorre quindi prendersene cura in maniera corretta e con i giusti prodotti cosmetici evitando così la formazione di cicatrici ipertrofiche e cheloidi, aiutando anche il nostro processo psicologico di guarigione.
Se il momento che stiamo vivendo non è dei più rosei, vedere una bella cicatrice liscia e appiattita sicuramente ci fa sorridere aumentando la qualità della nostra vita.
Cosa fare?
Dopo aver rimosso i punti post intervento, la cicatrice può apparire rossa, dolente e gonfia.
Ecco qualche consiglio da adottare per trattarle al meglio:
• Prevenire le infezioni: il chirurgo o il vostro medico di base saprà indicarvi al meglio come prevenire le infezioni, generalmente disinfettando la ferita tutti i giorni e monitorarne i cambiamenti.
• Idratazione a go go: dopo circa 4 settimane dall’operazione siamo pronte per poter applicare sulla nostra cicatrice dei prodotti cosmetici. Saranno da preferire prodotti semplici, con pochi ingredienti, per prevenire il più possibile eventuali irritazioni. I prodotti più adatti in questa fase sono oli, burri e creme naturali idratanti e nutrienti. Anche ingredienti come acido ialuronico e collagene sono importanti per contribuire al trattamento.
• Massaggio: assicurandoci che la ferita sia ben rimarginata possiamo procedere con un massaggio per prevenire i cheloidi e stimolare la produzione di collagene mantendo elastica la cute. Anche in questo caso è bene aspettare 4 settimane, ma soprattutto è bene chiedere conferma al nostro medico. Ognuno è diverso e per questo anche unico, il medico a cui facciamo riferimento è la persona ideale per darci informazioni sulla nostra salute.
• Proteggere dai raggi UV: le cicatrici, più di ogni altra zona del corpo, hanno bisogno di essere protette dai raggi solari. Utilizza una buona crema SPF per evitare di renderle più evidenti e antiestetiche.
Quali prodotti cosmetici utilizzare?
Via libera a oli, burri e creme da preferire quelle naturali. Ecco una lista di ingredienti da ricercare all’interno dei cosmetici:
• Olio di mandorle dolci: estratto dalla spremitura a freddo delle mandorle, è ricco di vitamine A e E, acido linoleico e oleico. Utilissimo per donare elasticità cutanea.
• Olio di jojoba: estratto dai suoi frutti. Previene la disidratazione e rivitalizza;
• Olio di macadamia: ammorbidisce ed illumina;
• Burro di karitè: nutriente, dona tonicità ed elasticità alla cute;
• Burro di Cupuçao: nutriente, lenitivo, emolliente, elasticizzante;
• Acido ialuronico: una molecola che attira a sè grosse quantità di acqua facendo risultare la pelle idratata e turgida;
• Vitamina E: antiossidante;
• Aloe: favorisce la rigenerazione cellulare, è lenitiva e dermoprotettiva.

Il mio protocollo personale che ha portato le mie clienti ad avere risultati straordinari
Lavorare e trattare le cicatrici non è mai cosa facile, ho provato vari protocolli arrivando a stilare quello che mi ha portato più risultati in assoluto con le mie clienti.
Ricorda: trattare le cicatrici vuol dire giungere al risutato di una cicatrice piatta e sottile, non esistono protocolli cosmetici miracolosi che possono eliminarle.
Come detto all’inizio, la cicatrice è un naturale processo di riparazione della nostra pelle, possiamo aiutarlo ulteriormente per avere un risultato estetico bello ma non possiamo eliminare questa fase di riparazione.
Ed ora giungiamo al mio protocollo, quello che mi ha permesso di vedere maggiori risultati sulle mie clienti:
1. Assicurati che la ferita sia ben rimarginata (circa 4 settimane e procedi a step);
2. Passa per circa 2 minuti il dermaroller, ovvero un rullo dotato di centinaia di microaghi che puoi utilizzare da sola a casa. Fallo scivolare, senza fare troppa pressione, sulla cicatrice. I microaghi riusciranno a penetrare oltre l’epidermide, giungendo al derma, creando delle micro lesioni che il nostro corpo provvederà a riparare. Per farlo, metterà in moto un processo di produzione di collagene, attiverà maggiormente la microcircolazione. Tutto questo sarà utile per far penetrare meglio i principi attivi che andremo ad utilizzare dopo, ma per essere sicure di non commettere errori è bene chiedere consiglio al proprio medico curante per essere certe di utilizzare il dermaroller quando la nostra cicatrice sia completamente rimarginata.
Attenzione: prima e dopo ogni uso è bene disinfettare il rullo con alcol, in modo che gli aghi che penetreranno nella pelle saranno puliti e privi di batteri.
3. Applica alcune gocce di Oro Invisibile: siero all’acido ialuronico, una molecola in grado di attirare a sè grosse quantità di acqua e mantenerle in loco. Utile per mantenere idratazione ed elasticità sia sulla cicatrice che intorno. Fai assorbire con movimenti circolari e circoscritti.
4. Applica una pipetta di Risplendi: sinergia di oli pregiati (quantità di olio utile per una cicatrice di 7-8 cm). L’olio di jojoba, unito a quello di macadamia, è indicato per apportare lipidi utili al nutrimento della pelle e a mantenerne l’elasticità. Inoltre, sono ingredienti ottimi come rigeneranti cellulare.
5. A questo punto sei pronta per effettuare un bel massaggio che andrà ad aiutare ulteriormente la microcircolazione cutanea e la non formazione di cheloidi.
Come effettuare il massaggio
Il massaggio che andremo ad effettuare sarà breve e profondo; bastano 5-6 minuti al giorno e man mano possiamo allungare fino a 10 minuti.
Ecco cosa fare:
1. Pinziamo tra indice e pollice una plica di cicatrice.
2. Ora “cammina” lungo la cicatrice avendo cura di non mollarla mai. Una plica di pelle della cicatrice deve sempre essere sollevata e tra le due dita;
3. Effettua questo movimento per 3-4 minuti;
4. A questo punto avrai “scollato” bene la plica di pelle che forma la cicatrice prevenendo così i cheloidi. Ora effettua dei piccoli cerchi con l’indice lungo tutta la cicatrice;
5. Completa il massaggio stendendo una crema idratante o nutriente che andrà a mantenere morbida la cute.
La recensione di Alessia
Alessia ha 22 anni ed è stata operata al seno. Per la sua cicatrice ha scelto di rivolgersi a me dopo aver applicato una crema post intervento proposta dal suo chirurgo.
A distanza di qualche mese mi scrive:
“Dopo aver utilizzato Oro Invisibile applico anche Risplendi, mi sto trovando bene, mi lascia la pelle più elastica e il colore violaceo portato dalla cicatrice sta passando. Per vedere i risultati bisogna essere costanti e ci vuole tempo”.
Anche durante l’estate, in particolare dopo la spiaggia, tamponava la ferita con l’asciugamano e poi applicava i prodotti. Inoltre, ha sempre applicato la crema solare per protteggerla dai raggi UV.
Cicatrice ipertrofica e cheloide
Il processo di guarigione delle cicatrici si sviluppa in più fasi e può richiedere dai due mesi ai due anni. In questo lasso di tempo può avvenire una cicatrizzazione alterata portando così la formazione di cicatrici:
• ipertrofiche: cicatrice in rilievo ma nei limiti della lesione, può dare un senso di fastidio portando anche prurito. Può scomparire scontaneamente.
• cheloide: cicatrice irregolare, estesa oltre il limite della lesione. Sotto la pelle possiamo sentire un cordone duro che spesso causa dolore e prurito. A differenza della cicatrice ipertrofica non scompare spontaneamente.
Tutto ciò può avvenire per un’origine genetica ma tende a colpire principalmente le pelli giovani e alcune aree del corpo più predisposte come petto, area superiore della schiena, braccio, orecchie e collo.
Ecco che iniziare fin da subito a prendersi cura delle proprie cicatrici è un atto d’Amore verso noi stesse e ci aiuta a prevenire queste fastidiose situazioni.
Add comment