Ciao bellissima Donna💗,
oggi parliamo dell’esperienza della malattia e in particolare di una straordinaria condivisione fatta da Angela Finocchiaro, una talentuosa attrice e una voce autentica di chi ha affrontato questa sfida.
Angela Finocchiaro ha tenuto un bellissimo discorso con Paolo Veronesi ad un incontro dello IEO dello scorso 23 maggio.
Paolo Veronesi era lì presente come ospite e testimone dello IEO per le donne.
Questo evento, che si tiene ogni anno a Milano, riunisce pazienti ed ex pazienti che condividono la malattia per condividere esperienze e discutere dei progressi nella lotta contro il tumore al seno.
È un’occasione per raccontare storie di speranza e per alimentare la consapevolezza pubblica sulla malattia.
Con un’espressione intensa e sincera, durante l’incontro, Angela ha posto una domanda al pubblico: “Vorrei sapere perché viene a noi. Vorrei che qualcuno me lo spiegasse. E perché viene proprio lì! Proprio lì. Guarda che è una rottura di…“.
Dieci anni fa, infatti, ha scoperto di avere il tumore al seno, e da allora ha trasformato la sua esperienza in un modo per connettersi con gli altri e condividere speranze e progressi.
Nel corso degli anni, anche molte delle sue amiche hanno affrontato la stessa malattia, portando alla luce la complessità e l’imprevedibilità di questa condizione.
Tuttavia, è necessario guardare il cancro al seno con “altri occhi”.
E proprio per questo motivo, è stato creato il progetto podcast intitolato “Con altri occhi”.
Questa serie di 5 episodi, realizzata in collaborazione con l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), racconta vari aspetti della vita con e oltre la malattia, con la voce narrante di Monica Guerritore, anch’essa ex paziente.
I podcast sono disponibili su piattaforme audio gratuite come Spotify, Spreaker, Apple Podcasts, Google Podcasts e Amazon Music.
Durante l’evento tenutosi al Teatro Manzoni di Milano, Angela Finocchiaro e Paolo Veronesi erano circondati da protagoniste di storie di coraggio e resilienza.
Come Marina, che ha affrontato il tumore al seno tre volte nel corso degli anni.
Marina ha condiviso come la comunicazione intorno alla malattia sia cambiata nel corso del tempo.
“La prima diagnosi era avvenuta con freddezza. All’inizio mi era stata consegnata una scatola di antinfiammatori che avrebbero dovuto risolvere il problema. La volta successiva, una radiologa mi disse solo ‘se conosce un bravo chirurgo, si faccia operare’. A distanza di 15 anni le cose sono andate molto diversamente: avvertivo una sorta di fatica, di pudore nel comunicare la terza diagnosi. Credo che anche per quella dottoressa non sia stato facile. Come mi disse Umberto Veronesi, la metà della cura la fanno le persone”.
Dalla freddezza iniziale alla sensibilità crescente, si è notata una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’empatia e della cura umana nella gestione di queste diagnosi.
Gabriella Pravettoni, direttrice di Psiconcologia dell’Istituto Europeo di Oncologia, ha sottolineato l’importanza di ricordare che le persone che affrontano il cancro sono innanzitutto individui con sentimenti ed emozioni.
Il tumore al seno è una malattia che richiede una nuova percezione.
Secondo Paolo Veronesi, Direttore del Programma Senologia IEO, il tumore al seno è una malattia molto diversa rispetto alle percezioni comuni.
C’è chi vede il cancro come una maledizione o un marchio che determina la nostra vita e questo pensiero è assolutamente comprensibile.
Inoltre, afferma che grazie ai progressi nella decodifica del genoma, sono stati sviluppati farmaci intelligenti che sono disponibili per le pazienti.
Anche la prevenzione è migliorata, consentendo di identificare sempre meglio le persone a maggior rischio di ammalarsi.
Mentre in passato si conoscevano solo 5 o 6 geni correlati allo sviluppo della malattia, ora se ne conoscono almeno il doppio, permettendo l’attivazione di programmi di sorveglianza speciali per i portatori di tali geni.
I miglioramenti nelle cure hanno anche consentito di prestare maggiore attenzione alla vita delle donne oltre la malattia.
Si è imparato a preservare la fertilità quando possibile e a considerare la sessualità e il benessere fisico e mentale delle donne come elementi importanti.
Infine, Veronesi afferma che è necessario cambiare la visione del tumore al seno in modo positivo e che un cambiamento nella prospettiva delle donne, dei medici e della società sarebbe già una vittoria contro il cancro.
Per questo cerchiamo ogni giorno di condividere tutte le informazioni utili per il tuo benessere fisico e mentale.
Il nostro obiettivo è cambiare la percezione del cancro. Ovvero, farlo vedere come un’esperienza di vita e non come la conseguenza di un destino già segnato.
Speriamo che questo articolo ti sia piaciuto e che ti sia stato utile!
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Un abbraccio 🫂
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