Ciao bellissima Donna,
Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno e proprio in questa occasione viene presentato uno studio che rivela un importante risultato per la sopravvivenza delle donne operate di tumore al seno e positive alle mutazioni dei geni Brca1/2.
Lo studio condotto da ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano ha coinvolto 480 pazienti operate tra il 1972 e il 2019 e i risultati indicano che la rimozione preventiva delle ovaie riduce significativamente la mortalità.
I geni Brca1 e Brca2, noti anche come “BReast CAncer gene”, sono i principali geni coinvolti nell’aumento del rischio di sviluppo del tumore al seno.
Le mutazioni ereditarie di questi geni aumentano notevolmente la probabilità di sviluppare il cancro al seno, così come il cancro all’ovaio, alla prostata, al pancreas e allo stomaco.
Questi geni svolgono una funzione fondamentale nella riparazione del DNA e alcune mutazioni li rendono incapaci di svolgere correttamente questa funzione.
Lo studio condotto dall’Istituto Nazionale Tumori ha analizzato i dati di 480 pazienti sottoposte a un intervento chirurgico per il tumore al seno.
Di queste, il 60,4% presentava una mutazione sul gene Brca1, mentre il 39,6% presentava una mutazione sul gene Brca2.
I risultati hanno evidenziato che le pazienti con mutazioni germinali del gene Brca1 e che non hanno subito l’asportazione delle ovaie presentavano una mortalità per tumore all’ovaio molto più elevata rispetto a quella per il tumore al seno.
Inoltre, circa il 10% delle pazienti con mutazione germinale del gene Brca1 che non si sono sottoposte all’asportazione delle ovaie ha sviluppato il tumore all’ovaio prima dei 42 anni con una mortalità superiore al 60%.
Al contrario, nessuna paziente con mutazione germinale del gene Brca2 e non sottoposta all’asportazione delle ovaie ha sviluppato il tumore all’ovaio in età giovane.
I risultati dello studio indicano quindi che l’asportazione delle ovaie dovrebbe essere offerta a tutte le pazienti con specifiche mutazioni dei geni Brca1/2 che sono state operate di tumore al seno.
Questa procedura dovrebbe essere particolarmente raccomandata a quelle pazienti con mutazione germinale del gene Brca1 o con tumore al seno di tipo triplo negativo.
Secondo gli esperti, l’asportazione delle ovaie potrebbe essere suggerita già a partire dai 35 anni e, nel caso in cui la paziente desideri una gravidanza, il congelamento degli ovociti potrebbe essere una buona soluzione.
La riduzione della mortalità per tumore all’ovaio è un importante risultato per migliorare la sopravvivenza di queste pazienti e sottolinea l’importanza della prevenzione primaria e della conoscenza della predisposizione genetica al tumore al seno.
Il mese di ottobre, dedicato alla prevenzione del tumore al seno, è un’occasione importante per aumentare la consapevolezza su questa malattia e su come prevenirla e affrontarla in modo efficace.
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Un abbraccio
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