Perché i test genomici per il tumore al seno sono così importanti?
Ciao bellissima Donna 💗,
devi sapere che la lotta per garantire alle donne affette da tumore al seno l’accesso ai test genomici è ormai aperta da tempo.
Nonostante la disponibilità di questi test abbia raggiunto livelli significativi, ci sono ancora molte regioni in Italia in cui vengono eseguiti solo su una percentuale molto bassa di pazienti.
Secondo i dati attuali, solo il 53% delle donne aventi diritto ha accesso a questi test, con alcune regioni, come la Calabria, che si collocano al ridicolo 1%.
Questo significa che molte donne non hanno l’opportunità di evitare la chemioterapia, anche quando non ne trarrebbero alcun vantaggio.
Il fondo stanziato dal decreto ministeriale del 2021 è di 20mila euro, sulla base della stima che in Italia 10mila donne potrebbero averne bisogno: di questi, ne sono stati utilizzati la metà.
La questione principale sembra essere la mancanza di consapevolezza dei clinici riguardo all’importanza e all’efficacia di questi test.
In molti casi, la decisione di sottoporre una paziente a un test genomico viene presa già al momento dell’esame istologico, senza considerare la possibilità di evitare la chemioterapia.
L’organizzazione Europa Donna Italia, che rappresenta un network di 185 associazioni di volontariato a sostegno delle pazienti con tumore al seno, ha intrapreso una lunga battaglia per sensibilizzare i clinici e le istituzioni sull’importanza dei test genomici.
L’obiettivo finale è quello di ottenere l’inserimento di questi test nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), per garantire un accesso uniforme e automatico a tutte le donne.
Attualmente, i test genomici per il tumore al seno sono rimborsati per tutte le donne con tumore in stadio precoce responsivo alle terapie ormonali.
Quindi positivo ai recettori per l’estrogeno (ER+), e responsivo alle terapie ormonali e negativo per HER2.
Questa inclusione si basa sulle evidenze scientifiche che dimostrano la possibilità di evitare la chemioterapia in alcuni casi, riducendo così la tossicità per le pazienti e i costi per il sistema sanitario nazionale.
Tuttavia, ci sono ancora molte criticità che ostacolano l’applicazione di questo diritto.
Perché?
Le questioni burocratiche e l’esecuzione regionale della legge sono solo alcune delle sfide che devono essere affrontate.
Inoltre, l’autonomia differenziata delle regioni rappresenta un ostacolo significativo per garantire un’assistenza uniforme in tutto il paese.
La formazione e la consapevolezza dei clinici rappresentano un altro problema chiave.
Mentre alcune regioni hanno ottenuto risultati eccellenti nell’utilizzo dei test genomici, altre continuano a mostrare numeri preoccupanti.
Questa situazione è inaccettabile e dimostra l’importanza di una formazione adeguata e di una standardizzazione delle pratiche cliniche.
L’inserimento dei test genomici nei Livelli Essenziali di Assistenza rappresenterebbe un passo cruciale per garantire l’equità di cura a tutte le donne italiane affette da tumore al seno.
Attualmente, le pazienti che si recano in altre regioni per ricevere cure migliorative non sempre ricevono un rimborso adeguato per i test genomici.
Inoltre, la presidente di Europa Donna Italia, Rosanna D’Antona, sottolinea che l’ignoranza e la burocrazia non possono impedire alle donne di godere di un diritto fondamentale.
Nessuna donna dovrebbe essere costretta a rinunciare ai test genomici a causa della propria regione di residenza o di ostacoli burocratici.
La risposta dei clinici all’appello di Europa Donna è unanime: la voce delle associazioni di pazienti ha un potere di influenza maggiore rispetto a quella dei medici.
È fondamentale che le istituzioni ascoltino le richieste delle pazienti e garantiscono l’accesso ai test genomici per tutte le donne che ne hanno bisogno.
In conclusione, la battaglia delle pazienti per l’accesso ai test genomici per il tumore al seno è ancora in corso.
È necessario un maggiore impegno da parte dei clinici, delle istituzioni e della società nel complesso per garantire che tutte le donne abbiano l’opportunità di beneficiare di questi test e di evitare trattamenti chemioterapici inutili.
L’inclusione dei test genomici nei Livelli Essenziali di Assistenza rappresenterebbe un passo fondamentale verso questo obiettivo.
E tu cosa ne pensi? Se ti va, faccelo sapere qui sotto con un commento!
Speriamo che questo articolo ti sia piaciuto e ti sia stato utile per comprendere meglio l’argomento.
Un abbraccio! 🫂🌸
3 comments
Anna Bongiovanni
scusate ma solo pet il tumore al seno?
Chemio World
Ciao Anna, al momento sembrerebbe di sì.
Elvira Monticelli
La domanda di Anna è molto appropriata. I tumori femminili non coinvolgono, purtroppo, solo il seno.