Ciao bellissima Donna,
sapevi che la biopsia può essere evitata nei casi di tumore al seno di piccole dimensioni e negativi all’esame ecografico per la presenza di metastasi nei linfonodi?
Questo è il risultato di uno studio condotto dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO) e pubblicato su Jama Oncology.
La biopsia del linfonodo sentinella è una tecnica utilizzata per determinare se il tumore al seno si è diffuso ai linfonodi.
Le cellule tumorali si diffondono attraverso i vasi linfatici, perciò la presenza di cellule cancerose nei linfonodi è un chiaro segnale di metastasi.
In passato, la rimozione di tutti i linfonodi era necessaria per determinare se i linfonodi erano stati colpiti dalla malattia, ma questa procedura era invasiva e comportava importanti effetti collaterali, come il linfocele e il linfedema.
Grazie all’intuizione dell’equipe del professor Umberto Veronesi, è stato scoperto che era sufficiente analizzare il primo linfonodo della rete linfatica per capire la presenza di metastasi.
Questo linfonodo è chiamato “linfonodo sentinella” ed è diventato una pratica comune nelle sale operatorie.
Lo studio condotto dall’IEO ha esaminato se la biopsia del linfonodo sentinella può essere evitata in determinati casi.
Le pazienti selezionate per lo studio avevano tumori al seno di dimensioni inferiori a 2 centimetri e risultavano negative per la presenza di metastasi all’esame ecografico.
Metà delle partecipanti è stata sottoposta alla biopsia del linfonodo sentinella, mentre l’altra metà non ha subito alcuna procedura.
Dopo l’operazione di rimozione del tumore ed eventuali terapie chemioterapiche, è stata valutata la sopravvivenza libera dalla malattia dopo 5 anni.
I risultati dello studio hanno dimostrato che non c’è stata alcuna differenza nella sopravvivenza tra le pazienti sottoposte alla biopsia del linfonodo sentinella e quelle che non hanno subito alcuna procedura.
Questo studio è di grande importanza in quanto pone le basi per un cambiamento nella pratica clinica per un gran numero di donne.
Si stima che almeno il 70% delle donne con tumori al seno di piccole dimensioni e senza metastasi ai linfonodi possa evitare la biopsia del linfonodo sentinella.
Ciò comporta vantaggi sia per la salute della donna, evitando gli effetti collaterali associati alla procedura, sia per il Sistema Sanitario Nazionale, riducendo i costi legati all’operazione e all’analisi del tessuto.
Anche se saranno necessari ulteriori studi e dati per confermare questi risultati, è evidente che questa strada potrebbe portare a una riduzione dell’impatto del cancro al seno sulla vita delle donne.
La chirurgia diventerà sempre meno invasiva, permettendo alle donne di preservare la loro qualità di vita.
Speriamo che questa notizia ti sia piaciuta e ti sia stata utile!
Un abbraccio
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