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Ciao bellissima Donna,
oggi in occasione della Giornata Mondiale contro il tumore ovarico, faremo alcuni approfondimenti sul tema.
Infatti, le ovaie, organi femminili deputati alla produzione di ormoni e cellule uovo, svolgono un ruolo fondamentale nella salute riproduttiva.
Purtroppo, possono essere colpite da una neoplasia silenziosa: il tumore ovarico.
Questo tumore, spesso asintomatico nelle fasi iniziali, rappresenta una sfida diagnostica e terapeutica.
Conoscerne le caratteristiche, i fattori di rischio e le strategie di prevenzione è fondamentale per tutelare la salute delle donne.
Funzioni ovariche e insorgenza del tumore
Le ovaie assolvono a due importanti funzioni:
- Produzione di ormoni sessuali femminili: estrogeni e progesterone, che regolano il ciclo mestruale, la fertilità e altre funzioni corporee.
- Produzione di ovociti: le cellule uovo, che possono essere fecondate da uno spermatozoo per dare origine a una nuova vita.
Il tumore ovarico origina da una crescita incontrollata delle cellule ovariche, principalmente quelle epiteliali.
Può colpire donne di qualsiasi età, ma l’incidenza aumenta significativamente dopo i 50 anni.
Sintomi subdoli che non devono essere sottovalutati
Nelle fasi iniziali, il tumore ovarico può manifestarsi in modo subdolo, senza sintomi evidenti.
Tuttavia, con il progredire della malattia, possono comparire alcuni disturbi che richiedono attenzione:
- Gonfiore addominale persistente
- Meteorismo (eccessiva presenza di gas intestinali)
- Bisogno frequente di urinare
- Dolore addominale o pelvico
- Sanguinamento vaginale irregolare
- Stitichezza o diarrea
- Perdita di appetito e sensazione di sazietà precoce dopo i pasti
- Stanchezza ingiustificata
Fattori di rischio che aumentano le probabilità
L’insorgenza del tumore ovarico può essere associata a diversi fattori di rischio, tra cui:
- Età: il rischio aumenta con l’avanzare dell’età, soprattutto dopo i 50 anni.
- Familiarità: avere madri, sorelle o figlie con tumore ovarico aumenta significativamente le probabilità di svilupparlo.
- Mutazioni genetiche: alcune mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2, già correlate al tumore al seno, incrementano il rischio di tumore ovarico.
- Stili di vita: il fumo, l’obesità e la sedentarietà possono influenzare negativamente.
- Storia riproduttiva: non aver mai avuto figli, aver avuto il primo figlio dopo i 35 anni o non aver mai allattato al seno rappresentano fattori di rischio.
Diagnosi: individuare il tumore in tempo
Non esiste un programma di screening affidabile per il tumore ovarico.
La diagnosi si basa su un’attenta valutazione di diversi elementi:
- Sintomi: la presenza di alcuni dei disturbi sopra descritti può indurre il medico a sospettare un tumore ovarico.
- Visita ginecologica: durante la visita, il medico palperà le ovaie e potrebbe richiedere un’ecografia transvaginale.
- Esami del sangue: il marcatore CA-125, seppur non specifico, può risultare elevato in donne con tumore ovarico.
- Esami di imaging: ecografia, TAC o risonanza magnetica permettono di visualizzare le ovaie e identificare eventuali anomalie.
- Biopsia: l’unico metodo definitivo per confermare la diagnosi è prelevare un campione di tessuto ovarico e analizzarlo al microscopio.
Prevenzione: strategie per ridurre il rischio
Sebbene non esista un metodo sicuro per prevenire completamente il tumore ovarico, alcune donne ad alto rischio possono prendere in considerazione opzioni come:
- Assunzione di contraccettivi orali: l’uso prolungato di contraccettivi orali può ridurre il rischio di tumore ovarico.
- Chirurgia preventiva: donne con mutazioni BRCA1 e BRCA2 possono optare per un intervento chirurgico per rimuovere le ovaie e le tube di Falloppio dopo la menopausa.
Nuove cure innovative offrono speranza, ma non per tutte
Come sottolinea Sandra Balboni, Presidente dell’associazione Loto OdV, “L’innovazione e la ricerca stanno portando allo sviluppo di nuovi trattamenti anti-tumorali molto efficaci e personalizzati, che possono dare nuove speranze a migliaia di donne.
Tuttavia, queste cure non sono ancora accessibili a tutte le pazienti, creando ingiuste disuguaglianze.”
In Italia, ci sono diverse iniziative per la Giornata Mondiale
In occasione della Giornata Mondiale del Tumore Ovarico, si terranno in Italia diverse iniziative per sensibilizzare il pubblico e promuovere la lotta contro questa malattia.
Tra queste, il progetto “IO nonostante tutto” presso il Policlinico Gemelli di Roma, che offre alle pazienti in cura supporto psicologico e strumenti per prendersi cura della propria immagine.
Il Senato della Repubblica illuminerà la facciata di Palazzo Madama di azzurro Tiffany, colore simbolo della lotta al tumore ovarico.
E si terranno convegni e webinar per approfondire la conoscenza della malattia e le strategie di trattamento.
Condividi questo articolo con amici e parenti per sensibilizzare sull’argomento e aggiornarli sulle notizie in campo oncologico.
Un abbraccio
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